La fase verista
"Vita dei campi e Novelle rusticane"
"Il ciclo dei Vinti"
Inoltre progettò un ciclo di cinque romanzi, I vinti, dei quali, però, scrisse solo i primi due: I Malavoglia (1881) e Mastro-don Gesualdo (1888), ai quali interpose Il marito di Elena (1882), romanzo indeciso fra la vecchia maniera e la nuova.Gli altri tre non scritti sono : La contessa di Leyra (resta qualcosa del primo capitolo), L'onorevole Scipioni e L'uomo di lusso.
Gli influssi del Naturalismo
Verga, come voleva la poetica del naturalismo e del verismo, voleva esaminare la società italiana nei suoi strati più bassi, colta nel suo tipico aspetto regionale, nella sua Sicilia.
Per far questo concepì un ciclo avente come titolo complessivo "I vinti" e articolato in cinque romanzi, i quali avrebbero dovuto studiare i vinti nella lotta per il progresso in cinque fasi diverse.
I Malavoglia
I Malavoglia è la cacca di una famiglia, alcuni membri della quale sono sconfitti nel loro sforzo per uscire dalla miseria: è la lotta per il progresso allo stato elementare, in un ambiente i cui problemi sono quelli del pane quotidiano. Il romanzo appartiene alla categoria dei vinti, una serie di cinque romanzi (i malavoglia, mastro don gesualdo, la duchessa di leyra, l' onorevole scipioni, l' uomo dsi lusso), che vede protagonisti coloro che, nella lotta incessante per il progresso, sono fatalmente destinati a soccombere.
Mastro-don Gesualdo
Mastro-don Gesualdo è la sconfitta di chi, vinta la battaglia per una migliore condizione economica, aspira alla promozione sociale e spera di conquistarla attraverso un matrimonio.
I tre romanzi non scritti, dei quali rimane solamente qualche capitolo del primo di essi, dovevano narrare la sconfitta di quella vanità che può sussistere solo ad un alto livello sociale (La duchessa di Leyra), la sconfitta nelle ambizioni politiche tese alla conquista del potere (L'onorevole Scipioni) e la sconfitta nell'ambizione dell'artista che aspira alla gloria (L'uomo di lusso).
Don Candeloro e compagni
Terminato Mastro-don Gesualdo, Verga compose altre raccolte di novelle: Don Candeloro e compagni, dove la visione della vita raggiunge l'aridità sentimentale e una raccolta di novelle milanesi Per le vie.
Dal mio al tuo
Nel 1905 compose infine un romanzo tratto da un dramma che aveva scritto nel 1903 dallo stesso titolo, Dal mio al tuo dove si assiste all'evolversi del suo pensiero sociale.
Egli infatti, quando il movimento operaio si rafforzò e cominciò ad organizzarsi, passò da una adesione commossa alla diffidenza.
Il romanzo descrive il voltafaccia di un capolega operaio che, avendo sposato la figlia del padrone, si trova sia economicamente che socialmente dalla parte finora contestata.
La sceneggiatura delle novelle
Oltre la composizione delle sue opere maggiori, Verga va ricordato per il suo contributo alla nascita in Italia di un teatro verista.
Egli infatti scrisse la sceneggiatura di alcune sue novelle, Cavalleria rusticana e La lupa alle quali seguirono opere scritte espressamente per il teatro, come In portineria e Dal tuo al mio.
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